I siti UNESCO in Piemonte, un grande patrimonio storico, culturale e naturalistico da proteggere e tutelare

Il Piemonte è una delle regioni d’Italia più ricche dal punto di vista architettonico, artistico e culturale. Nel corso del tempo, l’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) ha riconosciuto l’importanza del nostro patrimonio materiale, immateriale e naturalistico inserendo nella Lista del Patrimonio Mondiale, cinque siti storici e architettonici, due patrimoni immateriali, un Geoparco, due Città creative e tre Riserve MaB.

I Siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità in Piemonte

I 5 siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità in Piemonte sono un vero viaggio suggestivo ed emozionante attraverso la storia, la cultura, la spiritualità, l’architettura e il passato industriale della nostra Regione

1. Le Residenze Sabaude

Le Residenze Sabaude sono tra i luoghi più amati dai piemontesi e da tutti i turisti che visitano il Piemonte, per la loro raffinata eleganza architettonica, la magnificenza dei loro arredi e giardini, e per il gusto unicamente sabaudo nella scelta dei luoghi in cui edificarle. Ambienti sempre d’incredibile bellezza e fascino, che vanno da Torino a Cuneo, alle cittadine più periferiche, altrettanto caratteristiche e spettacolari. Nel 1997, l’UNESCO ha inserito le Residenze Sabaude nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità, riconoscendo l’importanza del sistema progettato da Emanuele Filiberto, Duca di Savoia, già nel 1563. Il Duca e i suoi successori crearono un vero complesso di residenze nuove o acquisite, allo scopo di celebrare il potere di Casa Savoia sul territorio, costruendo una “grande metafora” della dinastia, attraverso il dominio diretto sui territori e l’omogeneità stilistica, che tuttora le contraddistingue.

A Torino, fanno parte del Patrimonio Mondiale UNESCO:

Nel resto del Piemonte:

2. I Sacri Monti

Qualche anno più tardi, nel 2003, anche i sette Sacri Monti, che si stendono tra il Piemonte e la Lombardia, entrarono a far parte della cosiddetta “Galassia UNESCO”. Si tratta di complessi di grande valore architettonico, artistico e spirituale, costruiti tra il XV e il XVIII secolo sull’onda della Controriforma e soprattutto per avvicinare le popolazioni ai valori e ai racconti della Chiesa, in modo molto verosimile e vicino alla quotidianità. I Sacri Monti rappresentano un percorso fisico e spirituale, un vero pellegrinaggio attraverso la sacralizzazione del paesaggio, coinvolgente e didattico, all’interno di paesaggi suggestivi ed emozionanti, che inducono alla riflessione e alla meditazione.

In Piemonte troviamo:

3. I Siti Palafitticoli delle Alpi

Nel 2011 vengono inseriti nella Lista, i Siti Palafitticoli delle Alpi. La rete di 111 siti palafitticoli copre una vasta area che comprende buona parte dei territori alpini, dalla Francia fino alla Slovenia, passando attraverso la Svizzera, l’Austria, la Germania e, naturalmente l’Italia. Si tratta di resti d’insediamenti preistorici, che possono essere datati tra il 5000 e i 500 a.C., sorti sulle rive di laghi, fiumi o nei pressi di zone umide, che documentano l’evoluzione degli insediamenti abitativi a partire dal Neolitico fino alle età dei Metalli.  Si tratta di siti archeologici particolarmente interessanti, perché gli oggetti ritrovati sono in buono stato di conservazione e comprendono una vasta gamma di utensili, legnami da costruzione, cibi, e in alcuni casi persino abiti. Gli insediamenti sul territorio piemontese che sono entrati a far parte del Patrimonio dell’Umanità sono due:

  • Il sito palafitticolo del lago di Viverone nel territorio di Azeglio
  • Il sito del Parco dei Lagoni di Mercurago nel Comune di Arona, in provincia di Novara

Il sito palafitticolo di Viverone è uno dei siti archeologici più importanti a livello internazionale per la ricchezza di manufatti e la complessità delle strutture risalenti all’Età del Bronzo, mentre il sito dei Lagoni di Mercurago è un’area protetta e custodisce le prime palafitte ritrovate in Europa nel XIX secolo, che hanno permesso di studiarne scientificamente la struttura e gli oggetti di vita quotidiana.

4. I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato

Il vino per il Piemonte è una ricchezza inestimabile fatta di duro lavoro, storia, cultura e tradizione, che si tramanda da secoli di famiglia in famiglia, diventando il centro nevralgico della vita di tutto il territorio. Le tecniche e le innovative evoluzioni tecnologiche, che accompagnano da secoli le produzioni vitivinicole piemontesi, sono un patrimonio di saperi, cultura e tradizione che tutto il mondo ci riconosce.

L’istituzione del Sito UNESCO nel 2014 ha donato ulteriore prestigio alle colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato, dove tra le splendide colline ricoperte di vigneti, sorgono borghi storici, castelli e torri, in un equilibrio armonico che rende eccezionale il paesaggio e il rapporto tra l’uomo, l’ambiente, le tradizioni più antiche e radicate, e una continua e costante evoluzione e innovazione.

5. Ivrea città industriale del XX secolo

Adagiata su entrambe le rive della Dora, Ivrea deve il suo prestigio di città industriale soprattutto all’opera di Adriano Olivetti. Nel 2018, L’UNESCO ha riconosciuto il valore della concezione umanistica del lavoro portata avanti dal grande imprenditore, dove il benessere economico, sociale e culturale sono parte integrante del processo produttivo. La fabbrica venne fondata nel 1908 da Camillo Olivetti, ma il periodo di maggiore sviluppo si ebbe tra gli anni Trenta e Sessanta, sotto la direzione di Adriano, il quale oltre a sviluppare la produzione di macchine da scrivere, calcolatori e computer, coinvolse i maggiori architetti dell’epoca in progetti di edifici abitativi all’avanguardia, strutture d’interesse sociale, come asili nido, scuole, mense e servizi utili all’intera comunità.

Ivrea è stata un eccezionale esperimento che ha coniugato l’architettura, la produzione e la ricerca del benessere delle persone in un equilibrio armonico e ancora oggi innovativo e all’avanguardia.

Patrimoni Immateriali UNESCO in Piemonte

Nel 2019 l’UNESCO ha riconosciuto al Piemonte due importanti Patrimoni Immateriali: l’alpinismo e la transumanza.

I due enti promotori della candidatura del Piemonte per l’alpinismo sono stati il Museo della Montagna di Torino e il Comune di Courmayeur. L’alpinismo è espressione di conoscenze approfondite del territorio montano, tradizioni secolari, solidarietà, lavoro di squadra e mutuo soccorso, e questo riconoscimento, non solo promuovere i paesaggi alpini, ma anche sensibilizzare le persone al rispetto dell’ambiente e alla salvaguardia delle nostre montagne. Il compito di diffondere questa cultura viene affidata ai Club Alpini, il cui compito è diffondere la conoscenza dei territori, anche in ambiti di cooperazione internazionale.

La transumanza è invece una pratica antichissima, diffusa anche in altre parti d’Italia, ed è considerata un esempio straordinario di approccio sostenibile e responsabile all’ambiente che ci circonda. I pastori, nel corso dei millenni, hanno adattato l’ambiente naturale alle proprie esigenze, sempre nel rispetto degli animali, in perfetto equilibrio con la natura, il clima e la vita all’aria aperta.

Geoparchi Mondiali UNESCO

Nel 2015 l’UNESCO ha promosso il “Programma Internazionale delle Geoscienze e dei Geoparchi”, in cui singole aree geografiche di valore geologico internazionale vengono gestiti secondo un concetto che comprende la loro protezione, valori educativi e di sviluppo sostenibile. L’obiettivo principale dei Geoparchi è la protezione della geodiversità, che coinvolge le comunità locali nella conservazione delle aree e nello sviluppo sostenibile delle stesse.

Il Geoparco Sesia Val Grande, istituito nel 2013, copre una vasta area che si estende dal Lago Maggiore fino al Monte Rosa, al confine con la Val d’Aosta . Questo ampio territorio comprende le province del Verbano Cusio Ossola, Biella, Novara e Vercelli, il Parco Nazionale della Val Grande, e i parchi regionali dell’Alta Valsesia e del Monte Fenera. L’importanza geologica di quest’area è legata ai processi di formazione delle Alpi, le quali, attraverso milioni di anni, hanno modificato la crosta terrestre fino a farne emergere gli strati più profondi. La conformazione del territorio ha fortemente influito sulle popolazioni che hanno abitato in questi luoghi, sviluppando culture e tradizioni legate al territorio sin dai tempi più antichi, come ad esempio i Walser.

Le Città Creative UNESCO

La Rete delle Città Creative dell’UNESCO è un progetto avviato nel 2004, con il quale si riconosce il ruolo chiave delle organizzazioni culturali e creative nello sviluppo urbano sostenibile. Le città che fanno parte della Rete promuovono e implementano sistemi innovativi per introdurre la creatività nelle proprie strategie territoriali, aumentando l’influenza della cultura sullo sviluppo urbano, rafforzando il coinvolgimento dei cittadini nella vita culturale e integrando la cultura nelle proprie politiche di sviluppo. In Piemonte fanno parte della Rete delle Città Creative:

  • Torino per il Design dal 2014
  • Alba per la Gastronomia dal 2017
  • Biella per l’Artigianato e le Arti Popolari dal 2019

Torino è l’unica città italiana all’interno della categoria Design. Il nostro capoluogo è entrato all’interno della Rete per le sue eccellenze e la grande esperienza dei designer che hanno lavorato e assunto un ruolo fondamentale nello sviluppo post-industriale della città. Torino ha ottenuto il riconoscimento UNESCO per la straordinaria valorizzazione della propria storia e del patrimonio storico attribuito all’industria automobilistica, ma soprattutto per aver saputo mettere in evidenza la propria unicità, promuovendo nuovi interessi nel campo della ricerca, delle tecnologie, della formazione, del sapere, della cultura, delle arti e del turismo.

Nel 2017 Alba è diventata ufficialmente Città Creativa della Gastronomia, entrando così a far parte di una Rete virtuosa di città, dove la creatività ha contribuito a migliorare la qualità della vita dei cittadini e costruito nuove opportunità economiche. In pochi decenni, Alba è diventata un presidio di prodotti di eccellenza e una destinazione turistica sempre più apprezzata e richiesta dai visitatori di tutto il mondo.

Biella è stata dichiarata Città Creativa per l’Artigianato e le Arti Popolari. Questo riconoscimento premia la grande tradizione del territorio biellese in ambito imprenditoriale e la sua vocazione storica come polo industriale del tessile. L’arte della tessitura in questo territorio ha origini antichissime, ma ha saputo trasformarsi e restare al passo con i tempi, diventando un vero fiore all’occhiello del Made in Italy a livello internazionale.

I MaB, Riserve della Biosfera

Il Programma “L’uomo e la biosfera” ,Man and the Biosphere,  è un programma scientifico intergovernativo nato nel 1971 per sostenere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile. Il progetto intende arricchire il rapporto tra le persone e l’ambiente, cercando di favorire nuovi approcci allo sviluppo economico che siano adatti a sostenere la vita sociale e culturale dei cittadini, ma soprattutto sostenibili dal punto di vista ambientale. Il Le Riserve della Biosfera, comprese nel Programma MaB, includono ecosistemi terrestri, marini e costieri, e promuovono la collaborazione scientifica, la ricerca e sostenibilità ambientale, coinvolgendo delle società locali.

In Piemonte sono presenti tre MaB:

  • MaB Ticino Val Grande Verbano, istituita nel 2002 e ampliata nel 2018
  • MaB Monviso creata nel 2013
  • MaB Collina Po, realizzata nel 2016.

La Riserva Ticino Val Grande Verbano, comprendente alcuni territori piemontesi e lombardi, include oggi più di 200 comuni, per una superficie totale di 332.000 ettari, tra le province di Novara, Milano, Pavia, Varese, Verbania. Si tratta di un territorio che presenta un’elevata biodiversità con all’incirca venti parchi e riserve, e un territorio fortemente interconnesso tra le città e l’ambiente agricolo circostante. Nei prossimi anni è in progetto l’inclusione di alcuni territori transfrontalieri e l’ampliamento nella zona del Ticino Superiore dalle sorgenti fino all’immissione nel Lago Maggiore.

Nel maggio del 2013, i Parchi del Monviso e del Queyras in territorio francese hanno ottenuto dall’UNESCO il riconoscimento di Riserva della Biosfera per ciascuna delle due vaste aree di riferimento attorno al Monviso. Nel giugno 2014, le due Riserve sono state unite in un’unica riserva transfrontaliera, con una superficie di circa 400.000 ettari, che coinvolge oltre 300.000 abitanti distribuiti tra 87 Comuni italiani e 21 francesi. Questa vasta area interessa ambienti molto eterogenei che vanno dall’alta montagna fino alla pianura torinese e cuneese e le prime colline delle Langhe, comprendendo al suo interno siti del Patrimonio Mondiale, come le Residenze Sabaude di Pollenzo e Racconigi. Il Monviso, il Po, i laghi alpini e la moltitudine di paesaggi, contraddistinti dalla rapporto armonico tra uomo e la natura rendono questo territorio uno dei tesori naturalistici più importanti delle Alpi.

Infine, il MaB del Po è un territorio unico nel suo genere, attraversato dalle acque del fiume Po e delimitato a oriente dalle colline. Questa Riserva, per certi versi anomala, coinvolge oltre 80 Comuni, dove coesistono ecosistemi naturali ed eccellenze storico architettoniche di grande interesse. Si tratta di un complesso di aree protette costituite per sviluppare gli ambienti urbani e offrire occasioni di divertimento all’aria aperta a circa due milioni di cittadini ed ai turisti che ogni anno visitano questi luoghi. I fiumi e la collina torinese è creano paesaggi unici a due passi dalla città, tra natura e importanti beni storici e architettonici come la Basilica di Superga e il circuito delle Residenze Sabaude.

 

I Patrimoni materiali e immateriali che l’UNESCO ha riconosciuto al Piemonte sono un segno tangibile del grande valore artistico, storico, culturale e naturalistico della nostra Regione, che ogni giorno va sviluppato e salvaguardato, in modo da consegnarlo alle future generazioni ancora più interessante, migliorato e sostenibile dal punto di vista ambientale.