I più importanti musei dedicati al gusto del Piemonte, tra eccellenze e tradizione
In Piemonte, l’enogastronomia ha una lunghissima tradizione ed è sicuramente la protagonista indiscussa dello sviluppo turistico del nostro territorio. I grandi vini, i formaggi, il cioccolato, il caffè e le grandi grappe sono i prodotti che più spesso i turisti associano alla nostra Regione e che ci rendono riconoscibili a livello internazionale.
Per celebrare le nostre eccellenze, raccontarne la storia e diffonderne la cultura, sono nati tantissimi musei dedicati ai prodotti della terra e dell’industria alimentare sia nelle grandi città, sia nei centri più piccoli, quasi a volerne sottolineare le caratteristiche peculiari e il legame con il territorio.
Ve ne segnaliamo alcuni tra i più interessanti e importanti, in modo che possiate scegliere il “gusto” che più vi aggrada.
Il Museo del Gusto a Frossasco
Questo museo, unico in tutta Italia, si trova Frossasco, a pochi chilometri da Torino e Pinerolo. Il paese è un piccolo gioiello d’architettura medievale, con le sue vie perpendicolari e le sue costruzioni antiche. Il Museo del Gusto sorge in pieno centro storico e raccoglie tutte le migliori eccellenze del territorio piemontese e italiano, dando la possibilità ai visitatori di fare un vero e proprio percorso nelle tradizioni locali più tipiche e nei sapori più tradizionali. Un viaggio attraverso i sensi, alla scoperta del cibo e della cultura. Nello stesso edificio, si trova anche una Scuola di Cucina, il cui obiettivo è diffondere, valorizzare e promuovere i prodotti più caratteristici e le specialità locali italiane. Purtroppo, il museo è attualmente chiuso al pubblico, ma probabilmente sarà nuovamente visitabile nei prossimi mesi.
WiMu – Il Museo del Vino a Barolo
Un museo totalmente dedicato al vino non poteva che nascere a Barolo, capitale dei vini d’eccellenza piemontesi. È uno dei musei più innovativi e rappresentativi al mondo proprio nel cuore di un territorio che ha fatto della viticoltura e vinificazione il proprio segno distintivo e riconoscibile a livello internazionale. L’esposizione si trova all’interno del Castello di Barolo, un edificio storico splendidamente conservato e dalla storia millenaria. Il percorso di visita permette ai visitatori di immergersi totalmente nella cultura del vino attraverso la storia, le arti, la cultura e le tradizioni millenarie. Si parte dalla nascita del vino, dove il tempo e i ritmi scandiscono tutte le fasi della lavorazione, per passare all’importanza di questa bevanda nella storia dell’uomo fin dai tempi più antichi, e arrivare a conoscere il Castello nei suoi appartamenti più nobili e nelle aree strettamente dedicate al vino, come l’aula del Collegio Barolo e il Tempio dell’Enoturista, uno spazio multimediale per eventi istituzionali e privati. La visita a WiMU non può che concludersi con una degustazione presso la Cantina Regionale del Barolo, dove il vino non è più solo un oggetto da ammirare, ma una meravigliosa bevanda da assaporare, degustare e acquistare.
Museo del Cioccolato a Vicoforte di Mondovì
Pensare al Piemonte senza abbinarlo al cioccolato non è proprio possibile, e non poteva ovviamente mancare un museo dedicato a questa dolcissima prelibatezza. L’idea di dedicare un’esposizione alla storia e alla cultura del cioccolato è venuta ad un intraprendente cioccolatiere di Vicoforte di Mondovì, Silvio Bessone. La sua passione è nata già da bambino e con il tempo è cresciuta fino a diventare la sua professione. Il percorso di visita del Museo si snoda all’interno di Cioccolocanda, l’attività di Silvio Bessone, e ripercorre tutte le fasi di lavorazione a partire dal cacao fino alle realizzazioni più esclusive e golose. Su richiesta si tengono anche corsi di pasticceria e cucina. Durante la visita è possibile ammirare antichi macchinari e attrezzature, scoprire la storia del cioccolato in Piemonte, osservare le piantine di cacao provenienti dal Sud America e altre piante tropicali in un piccolo vivaio, annusare il profumo di più di 40 varietà di cacao, e rimanere a bocca aperta davanti ai lingotti di cioccolato al latte, bianco e fondente custoditi nel caveau e il mitico “Metate Azteco del 1400”, un antesignano dei “robot da cucina” con cui le donne azteche riducevano in farina il mais e il cacao. All’uscita, si può fare tappa in negozio per acquistare tavolette di cioccolato, dolci e cioccolatini, tutti di produzione locale.
Casa Martini a Pessione
Casa Martini a Pessione è uno di quei musei dove si respira la creatività, l’originalità e l’esperienza degli imprenditori piemontesi. Era il 1863 quando Alessandro Martini e Luigi Rossi crearono la ricetta del loro primo vermouth e da allora è rimasta segreta. Il museo si trova nella sede storica dell’azienda Martini&Rossi, dove è possibile non solo visitare gli stabilimenti di produzione guidati dagli esperti, ma anche conoscere da vicino come nasce un cocktail di successo, creare il proprio vermouth e vivere una vera esperienza da intenditori. I visitatori possono scegliere tra quattro diversi percorsi guidati della durata di circa due ore e mezza o personalizzare la propria esperienza a secondo delle diverse esigenze, Un vero itinerario nella storia di un’azienda che ha reso grande l’imprenditoria italiana nel mondo!
Museo Lavazza a Torino
A Torino non poteva assolutamente mancare un museo, dove il caffè è l’assoluto protagonista! Il Museo Lavazza è un itinerario che coinvolge tutti i sensi, dove toccare, annusare, osservare, ascoltare e infine degustare il meglio di questa preziosa bevanda. La tazzina virtuale che accoglie i visitatori all’inizio della visita, li guida attraverso un viaggio interattivo e personalizzato attraverso sensazioni, gusti e aromi. Appena entrati in Casa Lavazza, la storia del caffè diventa subito protagonista di una storia lunga più di un secolo, dagli albori della vicenda imprenditoriale della famiglia Lavazza fino alle nuove generazioni. Si passa poi alla Fabbrica, il vero cuore pulsante della Lavazza, dove si ripercorre il viaggio del chicco di caffè dalle sue zone di produzione fino all’arrivo a Torino e alla sua lavorazione e distribuzione. Si giunge quindi alla Piazza, una vera collezione di macchine per il caffè, dalla più antica a quella pensata per le navette spaziali, dove la passione, l’estro e la creatività colpiscono qualsiasi visitatore. Si passa poi all’Atelier, uno spazio per i più piccoli con laboratori e attività didattiche, ma anche per gli adulti che possono ritornare indietro nel tempo, ritrovando i personaggi della loro infanzia, i mitici calendari Lavazza e fotografie iconiche che hanno fatto la storia di quest’azienda. L’ultimo spazio espositivo, l’Universo, è un’esperienza multimediale e immersiva nel mondo del caffè, con proiezioni a 360° e fantastiche ambientazioni.
MeBo Museum a Biella
Questo singolare museo è nato dall’idea di Franco Thedy e Andrea Bonino, rispettivamente alla guida di Birra Menabrea e Botalla Formaggi. I due imprenditori sono accomunati dalla grande passione per il proprio territorio, le tradizioni locali e lo Sbirro, un prodotto che unisce la bontà della birra a quella del più tradizionale formaggio biellese. La visita al museo è un’occasione per scoprire i segreti del più antico birrificio attivo d’Italia attraverso macchinari, documenti, fotografie d’epoca, curiosità e oggetti. Durante la visita, si possono ammirare gli strumenti utilizzati dagli antichi birrai, ma anche bottiglie storiche, etichette ormai rare, boccali e tappi da collezione. La seconda parte dell’area espositiva è invece dedicata al formaggio, in un lungo percorso che attraversa la storia e arriva fino allo Sbirro!
Museo della Grappa ad Altavilla Monferrato
In una terra di grandi vigneti e uve pregiate, poteva mancare un Museo della Grappa? Assolutamente no! Si tratta di un piccolo museo all’interno dell’Antica Distilleria di Altavilla, di proprietà della famiglia Mazzetti da diverse generazioni. Il percorso è interamente realizzato all’interno degli antichi locali dell’azienda, dove si possono ammirare preziose testimonianze dell’attività di distillazione e nei mesi autunnali è possibile partecipare alla produzione delle grappe. Le vinacce utilizzate sono tutte ricavate da uve pregiate piemontesi, selezionate e lavorate subito dopo la vinificazione per non perdere i migliori profumi e aromi. I ritmi di distillazione sono lenti per offrire un prodotto di alta qualità e dalle caratteristiche uniche ed inconfondibili.
Il percorso attraverso questi musei è una continua scoperta di territori, tradizioni, culture e imprenditorialità d’eccellenza, che mettono al primo posto la nostra Regione a livello mondiale.