Sestriere: uno dei borghi più alti d’Italia
Immerso nel cuore delle Alpi piemontesi e meta apprezzata dagli amanti della montagna in ogni stagione dell’anno, Sestriere è uno dei borghi più alti d’Italia con i suoi 2035 metri d’altitudine.
Una vera eccellenza del turismo piemontese che offre tantissime attrattive, dalle famose piste da sci su cui si sono disputate gare di livello internazionale agli itinerari escursionistici di straordinaria bellezza e adatti a tutte le tipologie di camminatori.
Questa bellissima località si trova su un omonimo colle che collega la Val Chisone e la Valle Susa e per la sua posizione è uno dei comuni italiani dove in assoluto si registrano le temperature più rigide e le nevicate più abbondanti.
Il toponimo Sestriere deriva dall’espressione latina Petra Sextreria con cui i Romani identificavano la sesta pietra utilizzata come punto di riferimento trigonometrico per misurare la distanza in miglia da Torino.
Una storia recente, ma molto affascinante
Circondato dalle cime di alcune delle montagne più alte della catena alpina, il comune di Sestriere accoglie oggi 923 residenti e tantissimi turisti da ogni parte del mondo, che vengono qui per ammirare i suoi panorami di straordinaria bellezza sia d’estate sia d’inverno.
Questo incantevole borgo venne fondato per Regio Decreto nel 1934 unendo i terreni che, in precedenza, appartenevano al comune di Champlas du Col, ad una borgata che faceva parte del territorio di Pragelato e a Sauze di Cesana, che successivamente tornò ad essere un comune autonomo. Attualmente, l’abitato è formato dai nuclei abitativi di Sestriere Colle e Sestriere Borgata sul versante della Val Chisone, e Champlas du Col e Champlas Janvier, che si affacciano sulla Val Susa.
In realtà, già tra il 1928 e il 1930, il Senatore Giovanni Agnelli, fondatore della FIAT, aveva acquistato tutta l’area per la cifra irrisoria di 40 centesimi al metro quadrato, allo scopo di costruire le prime strutture che avrebbero portato Sestriere ad essere una delle località sciistiche italiane più apprezzate al mondo.
Il Senatore Agnelli affidò a Vittorio Bonadè Bottino il progetto delle Torri, due imponenti alberghi in stile razionalista, mentre la costruzione di tre funivie venne commissionata ad un’impresa tedesca, al fine di portare i primi sciatori a quote più elevate e sviluppare il turismo invernale tra queste montagne.
Emilia Ohaci dal gruppo Facebook di Gite Fuori Porta in Piemonte
Dopo essere diventato ufficialmente un comune, Sestriere venne collegato al fondovalle con una nuova strada e si diede inizio alla realizzazione di altre strutture per attirare nuovi turisti e amanti degli sport invernali provenienti da ogni parte del mondo, tra cui un trampolino per il salto con gli sci, un nuovo albergo e un enorme campo da golf da 18 buche, tuttora considerato il più alto d’Europa.
Gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale ebbero un effetto negativo su Sestriere: i flussi turistici si interruppero bruscamente e gli impianti sciistici vennero gravemente danneggiati, per cui fu necessario ricostruirli nell’immediato Dopoguerra per permettere alla popolazione di risollevarsi e ritrovare benessere economico.
A partire dalla metà degli anni Sessanta, Sestriere fu sede di numerose competizioni internazionali, che la resero nuovamente celebre in tutto il mondo, tra cui i Campionati Mondiali di Sci, la Coppa del Mondo di Sci Alpino nel 1997 e i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Torino 2006, ma anche gare di atletica leggera e automobilistiche valide per il Campionato Europeo ed Italiano della Montagna.
Oggi, Sestriere fa parte del Comprensorio Sciistico della Via Lattea, che include anche le piste e gli impianti di Sauze d’Oulx, Oulx, Sansicario, Cesana, Pragelato e del Monginevro sul lato francese. Con i suoi 400 chilometri, il Comprensorio è uno dei più estesi del Piemonte e vanta tra le sue piste più celebri, la Kandahar Slalom-Giovanni Alberto Agnelli.
Come in un quadro Sestriere. Circondata da un paesaggio stupendo dove la neve è la protagonista
Giusi Esposito
Giusi Esposito, Rocco Voto e Patrizia Taranzano dal gruppo Facebook di Gite Fuori Porta in Piemonte
Cosa vedere a Sestriere
A Colle Sestriere non si può non rimanere affascinati dalle Torri, un esempio unico di architettura moderna, ancora oggi molto all’avanguardia per gli stratagemmi e le peculiarità tecniche, che vennero adottate durante la loro costruzione, come le rampe interne elicoidali e il particolare impianto idraulico, realizzato in modo da evitare il congelamento delle tubazioni nei mesi più freddi.
Non lontano, si può ammirare la pregevole Chiesa di Sant’Edoardo, progettata dall’architetto Vittorio Bonadè-Bottino per volere del Senatore Giovanni Agnelli, il quale volle onorare così la memoria del padre Edoardo, deceduto in un incidente aereo.
La struttura in stile pseudo-romanico è stata realizzata in pietra locale ed è caratterizzata da un bellissimo portone in bronzo di Arturo Dazzi, su cui sono raffigurati tutti i figli di Edoardo Agnelli. All’interno sono custoditi un Crocifisso e una statua marmorea dell’Addolorata dello scultore Edoardo Rubino, una statua in porfido di Sant’Edoardo e una Via Crucis di Francesco Messina, e una statua della Vergine dell’Accoglienza di Tonino Scuccimarra.
Spostandosi in località Champlas du Col, vale la pena visitare la Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate, originariamente edificata nel XII secolo, ricostruita nel 1839 e restaurata all’inizio del secolo scorso. Di pregevole fattura sono il pulpito del 1747 e la grande pala d’altare in legno, risalente al XVII secolo.
Emilia Ohaci, Annamaria Arnodo, Patrizia Taranzano, Danila Avrano e Davide Morrone dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte
Cosa vedere nei dintorni di Sestriere
Ad appena 12 chilometri da Sestriere si trova Salbetrand, un borgo molto suggestivo immerso nella natura del Parco naturale Gran Bosco, dove crescono diverse varietà di abeti e vivono liberi animali selvatici, tra cui cinghiali, cervi, camosci e lupi.
Facendo ancora qualche chilometro, si può arrivare al Forte di Fenestrelle, uno dei complessi militari più grandi d’Europa e proseguire verso Bardonecchia, nota per le sue piste da sci e gli incantevoli paesaggi della Val Susa.
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Foto di copertina Danila Avrano