Monforte d’Alba, uno dei Borghi più belli d’Italia
Tra le dolci colline delle Langhe, Patrimonio UNESCO, sorge il bellissimo comune di Monforte d’Alba, uno dei Borghi più belli d’Italia. È un vero gioiello architettonico dalla storia millenaria, circondato da un panorama di colline e vigneti, che lascia davvero senza fiato.
In questa terra meravigliosa si produce il Barolo, uno dei vini più pregiati al mondo. Il “re dei vini” viene conservato e invecchiato nelle numerose cantine di Monforte, dove acquista il suo sapore caratteristico, pieno e raffinato.
Una gita fuori porta a Monforte d’Alba rimarrà sicuramente nel cuore di tutti i visitatori!
Una storia millenaria, antichissima e affascinante
L’area di Monforte d’Alba era già popolata in epoca preistorica e romana, come dimostrano alcune tracce e testimonianze ritrovate nei dintorni del centro abitato, ma è soprattutto durante il Medioevo che questo territorio ha vissuto un periodo di particolare sviluppo e splendore.
Infatti, il suo nome, Mons Fortis, lo deve proprio al castello circondato da mura che sorse sulla sommità del colle intorno all’X-IX secolo e che venne espugnato dai soldati dell’Arcivescovo di Milano e del Vescovo di Asti per reprimere la rivolta dei catari, che si era diffusa su tutta l’area dell’albese e della Linguadoca.
Il catarismo si fondava su una filosofia di vita basata sull’umiltà e su principi di fratellanza, tolleranza, carità e povertà, ma era anche un movimento profondamente anticlericale, perché i catari ritenevano che la Chiesa del tempo fosse impura e fondata esclusivamente sul potere, la ricchezza e il denaro.
Nel 1028, dopo essere stati sconfitti e catturati, gli abitanti di Monforte vennero condotti a Milano e costretti a scegliere tra l’abiura e la condanna a morte sul rogo. La maggior parte non volle rinnegare il proprio credo e morì tra le fiamme. Corso Monforte a Milano è stato così chiamato in ricordo di questi tragici eventi.
Successivamente, il paese subì diverse dominazioni e nel XIII secolo divenne feudo della Famiglia Del Carretto, a cui seguirono i Marchesi Scarampi del Cairo. Le truppe sabaude conquistarono Monforte nel 1703 e da quel momento il piccolo comune entrò a far parte del Regno di Piemonte e Sardegna. I Del Carretto continuarono comunque a imporre la propria presenza, costruendo Palazzo Scarampi nel 1706, dove precedentemente sorgeva l’antico castello. L’aspetto attuale della struttura è frutto di un restauro del 1833.
I palazzi nobiliari e gli edifici borghesi che caratterizzano il centro storico di Monforte d’Alba dimostrano quanto questo piccolo borgo sia stato apprezzato nel corso del tempo. A partire dagli anni Cinquanta del Novecento, Monforte d’Alba è diventato un vero punto di riferimento per il turismo enogastronomico di tutta la zona, sviluppando una ricca rete di locali, ristoranti e strutture ricettive, che ancora oggi accolgono turisti e appassionati da tutto il mondo.
Cosa vedere a Monforte d’Alba
Il centro storico di Monforte d’Alba è caratterizzato da numerose vie strette e acciottolate che si snodano in salita fino a raggiungere la parte più antica e suggestiva del borgo sulla sommità della collina. Su questo punto, da cui si può godere di un panorama spettacolare, si apre la splendida piazza dell’Antica Chiesa, che lascia incantati per la sua bellezza.
Il centro storico
La torre campanaria domina la piazza, unico resto dell’antica chiesa parrocchiale, che venne abbattuta nei primi anni del Novecento. In origine, il campanile svolgeva la funzione di torre d’avvistamento e solo successivamente venne inglobato nella facciata della chiesa dedicata a Santa Maria, che venne costruita in un’epoca successiva. La parte terminale è in stile gotico, mentre alla base è stata ritrovata una nicchia in stile barocco che custodiva il fonte battesimale.
Ciò che colpisce di più quando si raggiunge la piazza principale di Monforte d’Alba è il grande Auditorium Horszowski, un anfiteatro naturale dall’acustica perfetta, inaugurato nel 1986 dal grande pianista Mieczysław Horszowski. I gradoni dell’anfiteatro sono ricoperti di erba e il palco è costituito da un muro di cinta e dal portale d’ingresso dei giardini di Palazzo Scarampi. Per la sua posizione suggestiva e le sue caratteristiche acustiche, l’Auditorium è spesso sede di manifestazioni musicali e concerti, tra cui il Monfortinjazz, una rassegna nazionale di musica jazz.
Attorno all’Auditorium, spiccano le facciate barocche dell’Oratorio di Santa Elisabetta e della Chiesa dei Disciplinati. L’Oratorio era direttamente collegato all’antico castello da un ingresso riservato ai signori di Monforte e all’interno la sua volta è abbellita con bellissime decorazioni floreali e paraste marmorizzate, mentre nella nicchia che si trova dietro all’altare si può ammirare una bellissima tela che raffigura Santa Elisabetta.
A pochi passi dalla piazza, sorge Palazzo Scarampi, proprio nel punto dove un tempo si trovava l’antico castello. Si tratta di una grande costruzione, che nel tempo è stata più volte ristrutturata e rimaneggiata, perché distrutta e danneggiata da conquiste e possedimenti da parte di famiglie nobiliari. I Del Carretto lo ricostruirono dopo il 1706 e l’ultimo restauro risale al 1833.
Il Museo Martina
Direttamente sulla piazza principale del borgo, si trova il Museo Martina, allestito in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Il Museo è dedicato alla figura del Colonnello Paolo Domenico Martina, il quale partecipò al Risorgimento e coltivò molteplici interessi in ambito naturalistico, musicale, letterario e agricolo. Il Museo si trova all’interno del palazzo in cui visse il Colonnello e il percorso museale ne ripercorre la vita, le vicende e gli interessi, con collezioni di oggetti e opere d’arte. Grazie alla sua eredità, venne creata anche una scuola di agraria che ebbe sede a Monforte dal 1927 al 1954. Inoltre, il museo è il punto di partenza ideale per diversi percorsi naturalistici che dipartono dal centro del paese.
La Chiesa Parrocchiale Madonna della Neve
Non lontano dal centro storico, si trova la Chiesa Parrocchiale dedicata alla Madonna della Neve. La sua costruzione risale ai primi anni del Novecento ed è caratterizzata da una facciata in stile neo-gotico e da un’ampia scalinata, che conduce al portone d’ingresso della chiesa. Il campanile, alto 54 metri, è arricchito da numerose bifore e statue, ed è sormontato da una cupola, che lo rende particolarmente aggraziato. L’interno è impreziosito da stucchi, statue lignee, e da una ricca balaustra in marmo bianco di Carrara e giallo di Siena. L’altare settecentesco in marmo stupisce per la sua bellezza e sono da ammirare le vetrate, realizzate appositamente in Germania, alla cui base spiccano gli stemmi delle famiglie Del Carretto e Scarampi. Sono anche da notare gli affreschi che decorano il transetto e i trittici delle cappelle laterali.
Le Panchine Giganti
Per godere al massimo del panorama spettacolare di Monforte d’Alba sono state installate due panchine giganti, che fanno parte del progetto Big Bench del designer Chris Bangle.
La prima panchina si trova appena fuori dal centro storico, a pochi passi dall’Hotel Villa Beccaris, e offre una vista stupenda su tutto l’abitato di Monforte, mentre la seconda è stata installata in località Castelletto e permette di ammirare da una posizione privilegiata le splendide colline delle Langhe.
Le cantine e le enoteche
Gli amanti dei grandi vini piemontesi non possono di certo lasciarsi sfuggire l’occasione di visitare le numerose e storiche cantine ed enoteche di Monforte d’Alba. Su tutto il territorio se ne contano più di 60 e ci si può davvero sbizzarrire tra degustazioni di vini pregiati come Barolo, Barbaresco, Dolcetto e Nebbiolo, e prodotti tipici locali.
Monforte d’Alba è una vera meraviglia del nostro Piemonte, sicuramente da visitare durante una gita fuori porta nelle Langhe!