Il Castello Reale di Govone una delle residenze della Casa Reale di Savoia

Protagonista dell’intera valle del Tanaro, grazie al promontorio su cui si erge, è il Castello Reale di Govone, oggi una costruzione attuale e affascinante ma con origini e sembianze decisamente antiche, medievali.

Il Castello Reale di Govone si presenta come una struttura in muratura elegantemente decorata, costituita da tre piani di cui l’ultimo risulta essere leggermente più basso.

Le due ali laterali della costruzione incorniciano la scalinata d’onore, composta di quattro rampe marmoree, rendendo il Castello ancor più monumentale, da ogni prospettiva.  La struttura è circondata dalla natura e dal verde dei suoi splendidi giardini. In particolare da nord a sud si estende un curatissimo parco all’inglese e a est un giardino pensile a dir poco scenografico, adornato da numerose aiuole e fontane.

Straordinario pensare al Castello di Govone nel suo aspetto originario, ove si mostrava probabilmente con bastioni e torri angolari, tipiche delle fortezze medievali del Monferrato, il Castello sorge infatti su un  preesistente Castello del 1300. Grazie all’opera dei committenti Solaro, conti e signori di Govone dal XIII secolo, che, alla fine del XVII secolo, affidarono all’architetto Guarino Guarini i lavori di ampliamento e di abbellimento del castello, oggi si gode di tutt’altro panorama, ugualmente caratteristico ma decisamente più contemporaneo. L’architetto preparò dei disegni ma non portò a termine il progetto che venne realizzato un secolo dopo da parte dell’architetto Benedetto Alfieri.

La restaurazione e il possesso della costruzione si succedettero nelle mani di diversi eredi della casata Solaro e si interruppero nel 1792 con la morte del Conte Amedeo Ludovico, ultimo di essi e privo di prole maschile.

Il Castello di Govone divenne così un bene statale acquistato subito dopo dal Re di Sardegna Vittorio Amedeo III che, in qualità di proprietario segnò un triste destino per la residenza, la quale finì in mani negligenti straniere, francesi.

Il 1819 fu fortunatamente un anno galeotto per la storia di questo Castello cuneese, il quale tornò in mani sabaude e con esse riprese un accelerato e premuroso restauro, nonché ammodernante.

Elementi maggiormente rilevanti di questi lavori furono i dipinti delle parti architettoniche, gli ornali sulle pareti e sulla volta ad opera del pittore Luigi Vacca e i meravigliosi affreschi di alcune camere e del pian terreno ad opera dei rinomati colleghi Carlo Pagani e Andrea Piazza.

Si susseguirono ulteriori eredi e casate nel destino del Castello di Govone che oggi però risulta essere museo di se stesso, in quanto emblematico esempio della vita di corte ottocentesca piemontese. Dal 1997 è uno degli edifici parte del circuito delle Residenze Sabaude, riconosciuto patrimonio artistico mondiale dall’UNESCO.

Govone, residenza Sabauda  […]

? M. Ferni (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)

In visita al Castello di Govone

Precursore dell’intero percorso nel Castello di Govone è lo scalone d’onore, contraddistinto da bassorilievi Guarinesi rappresentanti le dodici fatiche di Ercole e forse anche quelle del loro stesso scultore Giovanni Battista Casella, originariamente presenti nella Reggia di Venaria. La scalinata permette l’accesso all’atrio del pian terreno anch’esso ricco di bassorilievi e stucchi a tema.

La prima stanza visitabile è una suggestiva galleria, rivolta a Levante, essa si distingue nell’intero percorso per i suoi effetti di illusionismo ottico e introduce gli appartamenti reali. I primi di questi risultano essere quelli della Regina composti dalle seguenti camere: da parata, d’udienza, da letto, private e/o di servizio.

Quest’ultime riportano affreschi riconducibili alla mitologia classica, pavimenti in legno ottocenteschi con arredi lignei, di cui una parte purtroppo dispersa.

Subito di seguito primeggiano gli appartamenti del Re, anch’essi composti dalle medesime camere ma con ingressi del tutto separati. Gli arredi e i pavimenti impiegati per tali appartamenti, rigorosamente in legno, furono scelti e posati da un’equipe specializzata con a capo Giuseppe Maria Bonzanigo.

Proseguendo nel percorso ci si trova letteralmente investiti da una maestosità scultorea riscontrabile nel suggestivo salone d’onore, i cui affreschi a trompe – l’oeil ottocenteschi e le finte architetture pittoriche riconducibili al mito di Niobe, coinvolgono sensorialmente e inevitabilmente il visitatore. Carlo Felice scelse, nel 1817, questo particolare tema mitologico dopo aver ammirato il gruppo scultoreo di riferimento in opera a Firenze.

Protagonista della facciata, insieme all’atrio terreno, è la Galleria del Priore che si contraddistingue per i suoi stucchi delicati e ciò che resta di trent’otto ritratti reali di cui fu impreziosita.

Quasi al termine della visita, il Castello di Govone sorprende i suoi ospiti con la Cappella di S. Cristina, una chicca architettonica unica e raffinata nel suo genere. Sulla volta della cappella è illustrata l’assunzione in cielo di una martire accompagnata, negli angoli, da dipinti di eterei cherubini.

Penultima tappa del percorso nel Castello cuneese è la Galleria di Ponente, affrescata con temi classicheggianti e a tratti otticamente illusori.

? F. Ferrero (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)

Le sale cinesi

Le sale cinesi, peculiarità unica e riconoscibile del Castello di Govone, sono introdotte nel percorso di visita dalla Galleria di Ponente e si distinguono proprio per le loro fascinose carte da parati, di leggendaria origine settecentesca. Le carte sono protagoniste di molte camere degli appartamenti reali femminili e raffigurano: i cicli della porcellana, del te, della seta e del riso (prodotti e cicli tra le maggiori fonti di ricchezza cinesi), con una particolare dedizione anche alla fauna e alla flora orientali. Il visitatore rimane stupito non solo dalla precisione di alcuni tratti, dai colori vivaci impiegati, bensì soprattutto dal realismo di tali rappresentazioni, veri e propri scorci di quotidiana cultura.

Govone: il Magico Paese di Natale

Ogni Natale il Castello Reale di Govone diventa la suggestiva location de “Il Magico Paese di Natale” uno degli eventi più attesi del Natale che dal 2006 trasforma il Castello e tutto il borgo di Govone, in un piccolo regno popolato da elfi e personaggi fantastici. In vista del Natale Govone si trasforma in un villaggio di Natale e vi permetterà di vivere una favola ambientata in luoghi fantastici popolati da personaggi magici, liberare la fantasia e lasciarsi avvolgere da colori e profumi unici grazie al mercatino di Natale che vede 100 espositori provenienti da varie regioni, prevalentemente artigiani e produttori, che propongono un’ampia gamma di prodotti curati e realizzati con passione.

Castello di Govone (cn)

? M. Ferni (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)

Informazioni sul Castello di Govone

Orari:

Da marzo a dicembre ogni venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 18.

Come arrivare

In aereo: aeroporto di Torino Caselle “Sandro Pertini”

In treno: stazione di Asti e navetta regionale n° 49

In auto: autostrada E70 uscita Villanova

 

N.B. Gli orari e le tariffe possono subire variazioni ma qualsiasi aggiornamento è riportato sul sito ufficiale del Castello Reale di Govone.

Caratteristiche

  • Collina
  • Interesse storico, artistico e culturale
  • Itinerari a piedi