Dogliani: la culla del Dolcetto e il borgo delle Langhe da scoprire
Sei mai stato a Dogliani? Questo interessante borgo delle Langhe aspetta solo di essere scoperto!
Qui puoi gustare uno dei vini più apprezzati del Piemonte, il Dolcetto di Dogliani, ma anche immergerti in panorami da cartolina e vivere esperienze indimenticabili tra antiche chiese, eleganti palazzi e strade molto caratteristiche, che raccontano storie di epoche lontane.
Inoltre, l’ospitalità dei doglianesi è davvero proverbiale e ti sentirai davvero “come a casa tua”. Parti con noi per un viaggio nelle Langhe tra cultura, natura e vini piemontesi, che da sempre rendono questo borgo una tappa imperdibile per chiunque ami la nostra Regione.
Cinzia S.(Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
La storia di Dogliani: un meraviglioso viaggio nel tempo
Il paese, fondato da una popolazione di ceppo celto-ligure, venne conquistato dai Romani tra il II e il I secolo a.C. Di questo periodo rimangono numerose testimonianze e molti reperti, oggi conservati presso il Museo Civico G. Gabetti, la cui sede si trova all’interno del Palazzo Municipale.
Durante il Medioevo, Dogliani divenne un importante centro agricolo, commerciale e strategico, come dimostrano la costruzione di un Castello e delle mura difensive, i cui ruderi sono ancora oggi visibili in alcuni angoli del centro storico.
Dopo essere stato a lungo un possedimento aleramico, Dogliani passò sotto il controllo dell’antico Marchesato di Busca, che comprendeva gran parte dei territori tra Cuneo e Saluzzo, per poi finire tra i possedimenti dei Marchesi di Saluzzo e, infine dei Savoia nei primi anni del Seicento.
L’Ottocento è stato un secolo di grandi cambiamenti nella struttura urbana di Dogliani, soprattutto grazie al lavoro del celebre architetto e urbanista Giovanni Battista Schellino, che ha contribuito a trasformare l’aspetto della cittadina, dandole un’impronta eclettica molto ben riconoscibile ancora oggi.
Originario di Dogliani e conosciuto come il “Gaudí delle Langhe”, Schellino ha progettato e realizzato molti degli edifici più importanti del centro storico e dell’architettura di Dogliani, come la Chiesa Parrocchiale dei Santi Quirico e Paolo, il Palazzo Municipale, la Chiesa di San Lorenzo, l’ingresso monumentale del cimitero e molte altre strutture, conferendo al centro abitato uno stile unico e inconfondibile.
DOGLIANI (Cuneo) IL BORGOCome quasi tutti Borghi di Langhe e Roero, Dogliani ha origini pre Impero Romano risalenti all’occupazione di popolazioni di origine celtica e ligure. La presenza romana è databile dal I secolo d.C.L’attuale struttura del Borgo è risalente al periodo medievale con il Castello a dominare la collina e il paese a valle protetto da fortificazioni con due porte d’accesso visibili ancora oggi: Porta Soprana e Porta Sottana. Nell’alto Medioevo, Dogliani, dipendeva dal distretto comitale di Alba, passò successivamente agli Aleramici del Vasto e subì le liti tra le casate Monferrato, Acaja, Saluzzo e Visconti. Fu quindi occupata da Francesi e Spagnoli per poi passare definitivamente ai Savoia nel 1601 con il trattato di Lione.La sua splendida espansione urbanistica risale all’Ottocento per opera di G.B. Schellino.Camminando nei suoi vicoli ci di sente come in altalena, dondolante tra passato e presente: ci sono angoli e strutture che ricordano ogni periodo storico vissuto dal Borgo e si ha la sensazione di essere osservarti da occhi curiosi vissuti nel passato.I colori vivaci delle abitazioni e dei palazzi costituiscono l’aureola perfetta degli edifici religiosi: scrigni sacri che racchiudono splendide architetture e capolavori d’arte.E la storia…. la si respira ad ogni angolo.Sui vicoli e sulle piccole e grandi piazze, si affacciano deliziosi negozi e locali in cui gustare saporiti e squisiti piatti della tradizione locale da innaffiare con il vino Principe del Borgo: il “Dogliani” (Dolcetto).Dogliani merita più che una vista, merita di essere vissuto in tutto e per tutto lasciandosi trasportare sulle ali delle emozioni che non mancheranno di nascere spontaneamente dal cuore.Borgo Castello meriterà una visita a parte. […]A Dogliani si ritorna o, meglio ancora, si resta per visitare Borgo Castello e i dintorni.

DOGLIANI (Cuneo) – BORGO CASTELLOL’etimo del nome di Dogliani è probabilmente riconducibile al “Dolium” un contenitore sferico utilizzato per il trasporto del vino sulle imbarcazioni; è ormai certezza storica che il nome derivi da “Dolium Januae” la “Coppa di Giano”; certezza confermata anche dall’araldica in cui lo stemma di Dogliani è rappresentato da un Leone Rampante che regge tra le sue mani una coppa.Il Borgo è nettamente suddiviso in due agglomerati: il “Borgo” a valle bagnato dal fiume Rea (affluente del Tanaro) e il “Castello” che lo domina dall’alto della collina. Due entità così diverse tra loro; l’una, a valle vivace e centro delle attività commerciali; l’altro, in collina, che ha mantenuta quasi intatta la sua identità medievale costituita da vicoli stretti e serpeggianti e le antiche mura che la cingevano. Completano il territorio di Dogliani le località periferiche di Airali, San Quirico e San Rocco.Da Borgo Valle, alzando lo sguardo verso Borgo Castello, non si può fare a meno di notare la struttura strana e curiosa del Ritiro della Sacra Famiglia, opera, come molte altre in Dogliani, dell’Architetto doglianese Giovanni Battista Schellino (soprannominato il Gaudì delle Langhe).Attraversando gli stretti vicoli di Borgo Castello si ha la reale sensazione che il tempo si sia fermato tra il XII e il XVII secoli: ovunque regna il silenzio e il profumo della storia lo si percepisce ovunque e, quando si arriva al Belvedere che domina sul Borgo a Valle, il cuore si apre a forti emozioni e in quei momenti si vorrebbe avere delle ali per volare alti ad ammirare le stupefacenti bellezze di questo splendido Borgo: La Torre Medievale, il Castello dei Perno , l’Ippocastano Secolare del Belvedere, le Architetture dello Schellino, le abitazioni che hanno mantenuto il loro fascino storico, il Cimitero Monumentale tutto pinnacoli, guglie e cuspidi, la chiesa dell’Immacolata Concezione con il suo ingresso che ricorda un tempio greco, i piccoli giardini e tanti altri angoli pittoreschi, in un caleidoscopio di immagini e colori.“Dolium Januae” è un calice pieno di quel nettare gustoso e inebriante racchiuso nella bellezza delle sue architetture, dei suoi vicoli, delle sue opere d’arte, nel gusto dei sapori della tradizione, nella gentilezza e disponibilità dei suoi cittadini, nell’armonicità del “Suo Vino”.Un calice da sorseggiare lentamente per prolungare quel senso di gioia e felicità che, giocoforza, il nostro Cuore esige.

10 cose da vedere a Dogliani: architettura, storia e meravigliosi panorami
Dogliani riesce sempre a sorprendere chiunque vi metta piede, con le sue architetture uniche e i paesaggi che sembrano usciti da un dipinto. Ogni angolo è una continua scoperta: dalle opere di Schellino, che ha donato alla cittadina edifici di straordinario fascino, ai vicoli storici che raccontano secoli di vita e cultura locale.
Tra passeggiate e viste mozzafiato sulle colline delle Langhe e sui borghi piemontesi, Dogliani è un invito a rallentare e a scoprire il Piemonte più intimo e autentico.
1. Chiesa Parrocchiale dei Santi Quirico e Paolo
Progettata dall’architetto Schellino, questa chiesa in stile neoclassico è uno degli edifici più importanti di Dogliani e dell’architettura piemontese.
Con la sua imponente facciata e la sua grande cupola, è una tappa obbligata per gli amanti dell’architettura e dell’arte ottocentesca. Al suo interno conserva interessanti opere, a partire dal XVI secolo, tra cui alcune statue lignee e una Via Crucis, realizzata da Gaetano Previati, uno degli artisti più rappresentativi del Divisionismo italiano.
2. Palazzo Municipale
L’antico Convento del Carmine, risalente alla fine del XV secolo, venne restaurato da Schellino intorno alla metà dell’Ottocento.
Nel corso dei lavori di ristrutturazione, vennero aggiunti un terzo piano e la cosiddetta “Torre dei Cessi”, una costruzione molto singolare e curiosa, creata appositamente per ospitare i servizi igienici dell’allora deposito militare della Fanteria. L’architetto suggerì di circondare la torre con un giardino di piante aromatiche per mascherare i cattivi odori che potevano provenire dall’interno.
Più antichi sono invece l’ingresso e il porticato, ovvero ciò che resta di una preesistente chiesa del XVI secolo, così come il grande affresco scoperto solo di recente sulla facciata dell’edificio, che raffigura la Madonna del Carmine.
Oltre agli uffici comunali, il complesso architettonico ospita al primo piano il Museo storico-archeologico “G. Gabetti” e, nello scantinato, la Bottega del Vino, un’associazione che si occupa di garantire la qualità delle produzioni di Dolcetto di Dogliani DOC e DOCG.
3. Confraternita dei Battuti
Riconosciuta come monumento nazionale, la chiesa della Confraternita dei Battuti venne costruita a metà Settecento su progetto di Francesco Gallo, noto per aver realizzato anche il bellissimo Santuario di Vicoforte.
L’edificio è un notevole esempio di chiesa in stile barocco e al suo interno custodisce numerose opere d’arte di pregevole valore, oltre a una statua dell’Addolorata e a un organo di inizio Settecento.
4. Chiesa di San Lorenzo
In epoca medievale, la Chiesa di San Lorenzo era il principale luogo di culto non solo di Dogliani, ma di tutto il territorio della Diocesi di Saluzzo.
L’architetto Schellino apportò molte modifiche alla struttura originaria di questo edificio religioso, aggiungendo una cappella con l’altare del Comune e alzando il campanile, arricchito da bifore, finestre e monofore in stile neogotico.
Il progetto iniziale prevedeva un totale rimodernamento della Chiesa, ma purtroppo Schellino morì prima di portare a termine la ristrutturazione che venne completata dall’ingegnere Carlo Alimondi, utilizzando per la prima volta il cemento armato, un materiale assolutamente innovativo per quegli anni.
5. Chiesa dell’Immacolata Concezione
Questa incantevole cappella è un altro dei capolavori di Schellino. Chiamata “del Paramu” per la sua posizione accanto al paramuro del Castello, doveva fungere da succursale della Chiesa di San Lorenzo.
La cupola è sorretta da otto colonne in stile dorico e su di essa si erge un cupolino con otto finestre, decorate con vetrate multicolori. La facciata è imponente, con le sue colonne che sostengono il frontone triangolare, mentre all’interno si possono ammirare un bellissimo altare e una grande tribuna in noce.
6. Ingresso monumentale del Cimitero di Dogliani
Anche la maestosa entrata del Cimitero di Dogliani è opera di Schellino. Venne costruita con mattoni fatti a mano, a cui si alternano ferri rostrati e cancelli in ferro battuto.
Dello stesso architetto sono anche le tombe delle famiglie Appiani, Bonari e Cillario, mentre nell’angolo sud-est è sepolto lo stesso Schellino e in un’ala a destra dell’ingresso si può ammirare la tomba di Luigi Einaudi, economista e secondo Presidente della Repubblica italiana dopo Enrico De Nicola.
Annalisa A. (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
7. Centro storico di Dogliani
La via principale che attraversa il centro storico di Dogliani è delimitata da due antiche porte, che un tempo consentivano l’accesso al borgo: la Porta Soprana e la Porta Sottana.
La prima è riconoscibile per l’arco ogivale su cui campeggia, da un lato, lo stemma comunale e, dall’altro, quello dei Savoia, mentre la seconda è molto più modesta e conduce alla grande Piazza del Rivellino.
L’antico asse viario del paese è caratterizzato da resti di antiche strutture medievali e bellissimi portici sotto cui è piacevole passeggiare e soffermarsi per lasciarsi incantare dalla bellezza del centro storico di Dogliani.
8. Casa Einaudi
Anche quando divenne Presidente della Repubblica Italiana, Luigi Einaudi amava trascorrere del tempo nella sua casa di Dogliani, che lui stesso aveva acquistato e scelto di arricchire con arredi e libri. Un rifugio in cui ritirarsi per studiare e dedicarsi alla sua passione per l’agricoltura e la viticoltura.
9. Piazza Belvedere
Da questo punto panoramico assolutamente imperdibile, si gode di una veduta mozzafiato sulle colline delle Langhe, Patrimonio dell’UNESCO. Qui è possibile fare delle splendide foto e contemplare i filari di viti che si estendono fino all’orizzonte, regalando scenari unici in ogni stagione dell’anno.
10. Museo Storico Archeologico Giuseppe Gabetti
Per un tuffo nella storia più antica delle Langhe, questo museo è davvero perfetto: ospita infatti reperti archeologici e storici che raccontano la vita degli abitanti di Dogliani a partire dalla preistoria fino ai secoli più recenti.
Cosa fare a Dogliani: esperienze e attività da non perdere
Degustazioni di vini e tour delle cantine
Non si può visitare Dogliani senza fare tappa in una delle tantissime cantine che offrono degustazioni di Dolcetto di Dogliani DOC e DOCG, un vino rosso corposo e fruttato che rappresenta il fiore all’occhiello della viticoltura locale.
È anche possibile partecipare a visite guidate per scoprire tutti i segreti della produzione vinicola direttamente dai produttori non solo di Dolcetto, ma anche di altri prestigiosi vini delle Langhe tra cui il Barolo, il Nebbiolo e il Barbaresco.
Rosi C. (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Escursioni e Trekking
Le colline delle Langhe sono perfette per gli amanti della natura e delle passeggiate all’aria aperta. Tra i percorsi più suggestivi ci sono quelli che portano a punti panoramici, dove si può godere di viste spettacolari e fare incontri ravvicinati con molti esemplari della fauna selvatica locale.
Eventi e Festival
Dogliani è sede di numerosi eventi durante tutto l’anno. Terroir Dogliani è uno degli appuntamenti più importanti per gli amanti e i professionisti del vino, con degustazioni, masterclass, laboratori, banchi d’assaggio e momenti dedicati alla cultura vinicola.
A fine Maggio si svolge il Festival della TV e dei Nuovi Media di Dogliani, l’unico festival italiano dedicato alla Televisione in tutte le declinazioni che dal 2012 propone incontri tematici con moltissimi personaggi del mondo dello spettacolo, della TV e del cinema.
Appuntamento di tradizione centenaria, l’Antica fiera della ciliegia ogni anno anima le vie di Dogliani Borgo e Castello: una vetrina sull’artigianato e sul commercio locali che si svolge tra fine Maggio e metà Giugno.
I primi di Novembre si rinnova il tradizionale appuntamento con la Fiera dei Santi e la Cisrà, la tradizionale zuppa di trippe, ceci e verdure autunnali, preparata seguendo un’antica ricetta tramandata da generazioni. Questo evento celebra i sapori e le tradizioni di Dogliani, offrendo un’esperienza autentica e imperdibile.
Alcune curiosità sul Dolcetto di Dogliani
A differenza di quanto suggerisce il nome, il Dolcetto di Dogliani non è un vino dolce, ma un rosso secco, strutturato e fruttato.
Secondo alcuni, il nome “Dolcetto” deriverebbe dalla traduzione in italiano del termine che indica un piccolo dosso o una collinetta (duset), ma è più probabile che sia da associarsi alla naturale dolcezza delle uve prima della vinificazione.
Gli acini dei grappoli di Dolcetto sono infatti meno acidi del Barbera e i tannini sono più concentrati nei vinaccioli rispetto al Nebbiolo, ma una volta vinificati creano un mix più secco e un gusto più intenso.
Dogliani è una meta che incarna l’essenza più autentica e profonda delle Langhe con i suoi vini pregiati, i suoi panorami mozzafiato e un’accoglienza calorosa che fa sentire ogni visitatore come a casa.
Se desideri scoprire un angolo di Piemonte ancora genuino e lontano dal turismo di massa, Dogliani è la meta perfetta per la tua prossima gita fuori porta.
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Immagine di copertina Franco R. B. (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)