Cherasco: uno dei comuni più belli del Piemonte
La bellissima città di Cherasco sorge su un pianalto circondato dalle splendide colline delle Langhe e, in passato, ha rappresentato un punto di riferimento molto importante per la storia della nostra Regione, come testimoniano i numerosi palazzi storici e nobiliari, le torri e le chiese barocche, che arricchiscono il suo antico centro storico.
Oltre ad essere sede di diverse manifestazioni, tra cui il prestigioso Mercato dell’Antiquariato giunto alla 120° edizione, il comune di Cherasco ha ricevuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per la particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e per gli interventi di valorizzazione del proprio patrimonio e delle eccellenti specialità enogastronomiche legate all’elicicoltura, alla produzione di vino Barolo e alla pasticceria di qualità con i famosi Baci di Cherasco.
Lorenzo E.C.O. (dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Una storia lunga più di sette secoli
Cherasco venne fondata nell’autunno del 1243 per volontà di Manfredi II Lancia, il quale ricopriva il ruolo di vicario di Federico II di Svevia, uno dei personaggi storici più potenti di quell’epoca e Imperatore del Sacro Romano Impero. Manfredi II apparteneva al ramo cadetto della famiglia degli Aleramici, la dinastia di feudatari ghibellini che a quel tempo controllava la maggior parte del territorio del Basso Piemonte, tra le Langhe e il Monferrato.
Il nuovo centro abitato venne edificato sull’area di un preesistente insediamento romano, chiamato Clerascum e, dopo essere passato più volte dalla fazione guelfa a quella ghibellina, divenne un comune libero e indipendente, che però dovette cedere la propria autonomia ai Savoia nel 1347, i quali appena un anno dopo vennero scacciati da Luchino Visconti, Signore di Milano, che fece edificare un proprio castello.
Grazie al Trattato di Cateau-Cambrésis del 1559, la famiglia Savoia riprese il controllo del territorio di Cherasco e per la città iniziò un periodo di splendore e prosperità, come dimostrano le possenti mura difensive e il maestoso Arco di Belvedere che ancora dà accesso al centro cittadino.
A conferma dell’importanza della città, il 6 aprile 1631 tra le storiche mura di Palazzo Salmatoris venne firmato il Trattato di Cherasco, un importante accordo di pace che poneva fine alla Guerra di Successione di Mantova e Monferrato e che assegnò ai Savoia i territori di Trino e Alba.
Inoltre, il 25 maggio 1695, il comune di Cherasco venne insignito del prestigioso titolo nobiliare di Conte di Narzole, un feudo che in precedenza era appartenuto alla famiglia Borromeo, di cui Cherasco ebbe il privilegio del finissaggio e della vicaria, prima che la Corte de’ Conti decidesse di infeudarlo diversamente. Sebbene i titoli nobiliari non siano più legalmente riconosciuti, Cherasco può tuttora godere di questa onoreficenza.
Nel 1796, Cherasco subì l’assedio delle truppe francesi, guidate da Napoleone Bonaparte, il quale conquistò la città, occupò Palazzo Salmatoris e impose dure condizioni alla famiglia Savoia, ridisegnandone i confini territoriali.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la comunità di Cherasco partecipò attivamente alla Resistenza, subendo rappresaglie, rastrellamenti ed eccidi. In virtù di quanto accaduto durante il periodo bellico, Cherasco ha ricevuto la Medaglia d’Argento al Valor Civile, uno dei più importanti riconoscimenti della Repubblica Italiana.
Oggi, Cherasco è un centro abitato molto attivo e vivace di oltre 9000 abitanti, distribuiti tra le numerose frazioni sparse su 82 chilometri quadrati di territorio. Negli ultimi anni, da centro prevalentemente agricolo, Cherasco si è trasformato in un polo commerciale, industriale ed economico, integrando le tradizionali coltivazioni locali con nuove attività legate all’industria, al commercio e all’artigianato.
Il generale Bonaparte aveva soltanto 26 anni quando assunse il comando dell’Armata d’Italia che, partita da Nizza il 2 aprile 1796, sotto la sua carismatica guida sarebbe stata protagonista di una serie di vittorie e di una folgorante avanzata. Questi successi avrebbero portato alla capitolazione delle truppe sabaude e nelle prime ore del 28 aprile alla firma dell’Armistizio con i rappresentanti del re di Sardegna nel Palazzo Salmatoris di Cherasco.
[…] a Cherasco i visitatori potranno rivivere quel momento storico e conoscere uniformi, armi, accampamenti e gli aspetti militari e della vita quotidiana dei soldati che formavano le armate napoleoniche. Non perdete l’occasione di visitare l’accampamento militare allestito nei Giardini della Madonnina, ricostruito con criteri di rigore storico, luogo particolarmente affascinante in notturna, illuminato dai tanti fuochi del bivacco delle truppe.
Marco B. (dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Cosa vedere a Cherasco
Il centro storico di Cherasco è un vero capolavoro con i suoi preziosi monumenti storici, gli edifici nobiliari e le antiche architetture. Tra le sue vie si respira un’atmosfera del tutto particolare, ricca di suggestioni, profumi e suoni, che rendono la città una meta affascinante per i turisti di tutto il mondo, ma anche un piacevole luogo dove abitare e sviluppare nuove idee e progetti imprenditoriali.
Appena arrivati alle porte di Cherasco, si viene accolti da due imponenti archi: il più conosciuto è l’Arco del Belvedere, realizzato nel 1647 per volontà di Vittorio Amedeo I di Savoia, mentre il secondo, che si trova esattamente sul lato opposto, è l’ l’Arco di Porta Narzole, la cui costruzione è iniziata nel XVIII secolo, ma che è rimasto incompiuto a causa degli eventi bellici successivi.
Durante una gita in città, sicuramente non può mancare una visita a Palazzo Salmatoris, un edificio storico risalente al Quattrocento che è stato teatro dei più importanti eventi storici della nostra regione. Attualmente, nelle sue sale si tengono numerose mostre, in cui sono state esposte opere dei più importanti artisti mondiali tra cui Picasso, Magritte, De Chirico e il pittore cheraschese Romano Reviglio.
A poca distanza, in Via Marconi, si trova la Sinagoga di Cherasco, il simbolo della comunità ebraica che fino all’inizio del Novecento è stata protagonista della vita culturale, politica ed economica della città. Il grande edificio si trova nel cuore del ghetto e nonostante all’esterno non lasci trapelare nulla della sua magnificenza, all’interno è un’autentica meraviglia con le sue decorazioni in stile barocco, le numerose sculture in legno e le delicate iscrizioni in lingua ebraica. Un gioiello assolutamente da non perdere!
Una Cherasco, Cuneo, un po’ anomala. È una cittadina di provincia che conosco da sempre e frequentata molto per il suo famoso mercatino delle pulci che richiama gente anche dalle altre regioni. Proprio per questo, distratta dalle bancarelle e alla ricerca di oggetti più o meno antichi ma ricchi di vita vissuta, ho sempre tralasciato le sue bellezze architettoniche.Ho anche scoperto che possiede un museo della magia, il più importante è originale d’Europa e piccole botteghe ricche di prodotti del territorio piemontese.Laura B. (dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Senza allontanarsi dal centro storico di Cherasco, vale sicuramente la pena visitare il Museo Civico “Giovan Battista Adriani”, ospitato sin dal 1898 nelle sale del settecentesco Palazzo Gotti di Salerano. La collezione di reperti archeologici comprende una grande quantità di materiali rinvenuti nei dintorni di Cherasco, mentre il Salone della Sapienza custodisce sigilli, medaglie e lettere dei più illustri protagonisti del Risorgimento e della famiglia Savoia. All’interno del Museo è anche possibile visitare un’interessante pinacoteca e ammirare oggetti e documenti delle più importanti famiglie di Cherasco, oltre a una cappella completamente restaurata.
Il Santuario della Madonna del Popolo è un altro edificio di straordinaria bellezza, che non può mancare durante una visita a Cherasco. Si trova sulla sommità della collina su cui sorge il capoluogo e la sua ricca facciata in mattoni colpisce per l’eleganza delle decorazioni e delle architetture.
La chiesa venne costruita tra il 1693 e il 1702 su progetto di Sebastiano Taricco e probabilmente le pareti esterne avrebbero dovuto essere intonacate. La pianta poligonale è particolarmente complessa e all’interno dominano le tonalità del bianco e del rosa. Gli stucchi, le tele e le statue lignee impreziosiscono la chiesa e sicuramente si rimane stupefatti per la grandezza della gigantesca cupola, una delle più ampie del Piemonte.
Una volta usciti dal Santuario, ci si può dirigere verso i bastioni cinquecenteschi che circondano la città per passeggiare, ammirando un incredibile panorama sulle Langhe e le Alpi fino a raggiungere l’imponente Castello Visconteo.
Renato P. (dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Attività outdoor e per bambini a Cherasco
Su tutto il territorio che circonda Cherasco si stendono oltre 100 chilometri di sentieri e percorsi, ideali per chi ama stare all’aria aperta e scoprire le bellezze delle Langhe da un punto di vista sempre nuovo e suggestivo.
Un progetto avviato nel 2021 ha permesso di ripristinare 8 differenti percorsi, che vanno dalle brevi passeggiate intorno al centro storico a itinerari escursionistici più lunghi, adatti a tutte le età e percorribili sia a piedi sia in sella a biciclette e e-bike, tra cui il romantico Sentiero del Bacio e il fiabesco itinerario de La Zarina di Cherasco, che si basa su fatti storici realmente accaduti in città.
Uno dei percorsi, chiamato “Nara La Rana”, è stato interamente dedicato ai più piccoli che possono soffermarsi ad osservare i murales e i dipinti che raccontano una fiaba appositamente creata per il progetto. Le famiglie con bambini sono le vere protagoniste anche del Museo della Magia di Cherasco, fondato dal Mago Sales, dove tutto è incantato, fantastico e meravigliosamente reale.
Daniela B. (dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte )
I sapori di Cherasco
Non si può lasciare Cherasco senza aver assaporato i prodotti più tipici dell’enogastronomia locale, a partire dalle eccellenti pietanze a base di lumache fino alla squisita bontà dei Baci di Cherasco, golosi cioccolatini nati nel 1881 e ancora oggi prodotti solo con le migliori nocciole delle Langhe e cioccolato fondente di altissima qualità.
Un’altra specialità di Cherasco è la Salsiccia di Bra, originariamente preparata dai membri della comunità ebraica esclusivamente con carne bovina per soddisfare le esigenze religiose delle famiglie ebree residenti in città. Questo gustoso salume è perfetto in abbinamento alla polenta o alla tradizionale peperonata, ma anche come ingrediente per risotti o per preparare prelibate bruschette.
Infine, un buon bicchiere di Barolo è il modo migliore per concludere una giornata a Cherasco, magari godendo dell’atmosfera incantata di un tramonto sulle colline delle Langhe.
Se avete visitato Cherasco, condividete le vostre emozioni sui canali social di Gite Fuori Porta in Piemonte, perché tutti possano apprezzare uno dei luoghi più belli della nostra Regione.
Foto di copertina dal sito ufficiale del Comune di Cherasco