Caraglio: sapori, profumi e tradizioni della Valle Grana

Il comune di Caraglio sorge in una zona pianeggiante all’imbocco della Valle Grana in provincia di Cuneo. Un grazioso centro abitato dalle origini molto antiche, che ancora oggi conserva preziose testimonianze del suo passato, come la chiesa parrocchiale, i ruderi del castello e numerosi edifici storici molto interessanti
Si tratta di uno dei pochi comuni piemontesi, dove è ancora fortemente radicata la lingua occitana, una minoranza linguistica riconosciuta dallo Stato italiano, ma soprattutto un grande patrimonio di cultura e tradizioni sicuramente da tutelare per le generazioni future.

Caraglio: un territorio abitato sin dai tempi più antichi

Grazie alla sua posizione, il territorio di Caraglio è stato abitato sin dall’età del ferro, quando qui si insediarono popolazioni di origine ligure e celtica. Sono infatti numerose le testimonianze archeologiche e architettoniche che sono state ritrovate nei pressi del paese, tra cui un impianto termale, diverse abitazioni private, epigrafi e monete, in alcuni casi risalenti al IV secolo a.C..

In epoca romana, Caraglio fu un importante presidio per il controllo della Via delle Gallie, come dimostra l’origine latina del suo toponimo, che, secondo alcuni studiosi, deriverebbe da Cadralius o Quadralius, termini che farebbero riferimento alla centuriazione quadrata romana. I Romani apprezzavano molto questo territorio e la loro frequentazione era molto intensa, in particolare per il clima e il terreno particolarmente adatto per la coltivazione di una specifica varietà di aglio, molto delicata e digeribile, tuttora prodotta nella zona.

Il primo documento ufficiale in cui compare il toponimo di Caraglio risale al 984 d.C., quando il Marchese Manfredo donò i possedimenti di Caraglio e Cervere ad Alineo e Anselmo di Saluzzo. Per oltre 250 anni, queste terre vennero amministrate dai Marchesi di Saluzzo, i quali controllavano una vasta area del Piemonte compresa tra le attuali province di Cuneo e Torino fino ad arrivare all’odierna Liguria.

In seguito a una rivolta popolare, i Saluzzo vennero cacciati da Caraglio e dopo diverse dominazioni, il territorio del comune entrò a far parte dei possedimenti della famiglia Savoia.

Il piccolo comune conobbe un vero sviluppo a partire dal XVI secolo quando divenne un centro agricolo molto fiorente e specializzato nell’allevamento di bachi da seta e nella coltivazione del gelso. Sorsero quindi le prime filande e un filatoio che favorirono la crescita economica e sociale di tutto il territorio circostante. Durante la Seconda Guerra Mondiale, molti abitanti di Caraglio aderirono alla lotta partigiana e ricoprirono un ruolo molto importante per la difesa del territorio dall’occupazione tedesca e fascista. In molti furono uccisi o imprigionati per rappresaglia, come ricordano i numerosi monumenti in diverse vie e luoghi del paese, ma finalmente il 27 aprile 1945 il comune di Caraglio venne definitivamente liberato e il territorio tornò a rifiorire.

Oggi, Caraglio è un paese molto attivo e vivace dal punto di vista turistico e culturale, grazie al restauro dei suoi principali edifici storici e ai tanti eventi che si tengono lungo tutto il corso dell’anno, come la grande Fiera d’Autunno, la mostra mercato di arte tessile Di filo in filo, la festa dedicata all’aglio Aj a Caraj e alle diverse feste patronali nelle frazioni e nel capoluogo.

? Comune di Caraglio (Facebook)

Cosa vedere a Caraglio

Negli ultimi anni, il centro storico di Caraglio ha conosciuto una intensa fase di restauro e valorizzazione, in particolare dei suoi edifici storici, sia pubblici sia privati.

Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta

La Chiesa Parrocchiale di Caraglio è una delle principali architetture del paese. venne edificata tra la metà del XVIII secolo e gli inizi del Novecento sui resti di un’antica pieve altomedievale, che aveva giurisdizione su un vasto territorio tra Centallo, Cervasca e le Valli Maira e Grana.

Quando la precedente chiesa parrocchiale crollò nel 1754, l’area venne completamente sgomberata e in pochi anni i cittadini di Caraglio iniziarono a costruire la nuova chiesa in perfetto stile barocco.

I lavori di ricostruzione e ristrutturazione durarono per oltre due secoli, ma oggi la chiesa è un vero gioiello d’arte e custodisce opere di grande pregio come la volta centrale, la fonte battesimale realizzata dai fratelli Zabreri nel 1490 e i bellissimi dipinti di Luigi Morgari, uno dei maestri del ritratto di soggetti religiosi vissuto tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento.

? Francians da wikipedia e Gabriele Bognis da TripAdvisor

Chiesa di San Giovanni Battista

Le prime notizie di questo edificio religioso risalgono al 1270, ma probabilmente la sua struttura è molto più antica. L’esterno è caratterizzato da un classico stile gotico, mentre all’interno si possono ammirare decorazioni barocche. Un mix di forme e stili che rendono la chiesa molto suggestiva e affascinante.

? Sara B. da TripAdvisor

Santuario Madonna del Castello

L’attuale Santuario Madonna del Castello sorge sulla collina di Caraglio, dove un tempo si trovava il Castello, di cui oggi rimangono solo alcuni ruderi. Si trattava di uno degli edifici fortificati più importanti della zona, alle dirette dipendenze del Vescovo di Torino.

La cappella sotterranea del Castello, risalente al XIV-XV secolo, venne riscoperta casualmente nel 1810 da Costanzo Chiapale mentre era intento a lavorare nella sua vigna e nel 1816 iniziarono i lavori di costruzione del Santuario che terminarono solo nel 1879.

Il complesso in stile neoclassico è molto interessante, soprattutto per la presenza di affreschi risalenti al XV secolo e per la presenza di diversi elementi architettonici, tra cui spiccano la Colonna dell’Immacolata, eretta nel 1910 per commemorare il centenario della riscoperta della Cappella del Castello, la statua bronzea del Cristo Risorto, la grotta di Lourdes sulla strada che porta al Santuario, diversi piloni votivi e l’edificio dell’Ex Istituto Agrario, che per lungo tempo accolse orfani e ragazzi provenienti da famiglie bisognose, offrendo loro la possibilità di ricevere un’istruzione e fonti di sostentamento.

? Francians da wikipedia 

Palazzo del Fucile

Lo storico palazzo, attuale sede della Banca di Caraglio, si trova nel centro storico del paese. Venne edificato per volere della famiglia Marchetti, una ricca casata aristocratica legata ai Marchesi di Saluzzo.

La sua particolare pianta ricorda quella della canna di un fucile e da questo deriva il suo nome diffuso tra la popolazione di Caraglio. Inizialmente, l’edificio aveva sia la funzione di residenza sia di filatoio della seta, ma nel tempo venne completamente trasformato in abitazione privata e residenza estiva.

Il palazzo si presenta con una facciata esterna molto semplice e lineare, mentre sul lato interno rivolto verso il cortile si possono ammirare lunghe balconate. Dopo un periodo di degrado e diversi utilizzi, la Banca di Caraglio ha completamente restaurato i locali della struttura, oggi visitabili in occasione della Fiera d’Autunno con visite guidate e tour a tema.

Museo del Filatoio

L’attività di produzione della seta a Caraglio è stata fonte di ricchezza e benessere per molte famiglie del paese. Il Museo del Filatoio ricostruisce fedelmente le varie fasi della filatura con un’esposizione di attrezzature originali, impiegate per produrre il filo di seta.

Tutti i macchinari sono stati ricostruiti secondo i modelli secenteschi e settecenteschi e impiegando gli stessi materiali, oltre ad essere posizionati nella loro sede originale. La visita guidata è un vero percorso nella storia della filatura della seta, a partire dal bozzolo fino alla torcitura del filo, che un tempo veniva venduto in Francia per realizzare i tessuti più pregiati, come broccati e damaschi.

? Valeria Martini dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte

Cosa fare a Caraglio

La vita culturale di Caraglio è sempre molto ricca di manifestazioni in ogni periodo dell’anno.

A giugno, si tiene la mostra mercato delle Arti Tessili “Di Filo in Filo”, una rassegna organizzata in collaborazione con la Fondazione Filatoio Rosso e l’associazione Di Filo in Filo, allo scopo di valorizzare la grande tradizione tessile del paese, che in passato si distingueva per i numerosi laboratori di ricamo e le sartorie più rinomate.

La Fiera d’Autunno è sicuramente l’evento più importante e atteso per la presenza di centinaia di bancarelle e proposte, che spaziano dalle eccellenze artigiane locali a quelle enogastronomiche, tra cui il prezioso formaggio Castelmagno, dando spazio anche all’agricoltura e alle aziende provenienti da ogni parte del Piemonte e d’Italia. Non mancano inoltre momenti di puro intrattenimento e divertimenti per tutte le età.

“Aj a Caraj” si tiene generalmente nella seconda metà di novembre ed è l’occasione perfetta per scoprire le migliori produzioni di aglio della zona, tra mercatini, mostre mercato, artigianato e degustazioni di Bagna Cauda, preparata sul momento con ottimi ingredienti a chilometro zero.

Cosa gustare a Caraglio

La Valle Grana è terra di ottimi formaggi, ma è anche nota per la produzione di piccoli frutti, pere, castagne, pesche e fagioli, oltre che per la particolare varietà di aglio, apprezzata soprattutto per la delicatezza del suo sapore e l’alta digeribilità.

Tra le specialità alimentari spicca sicuramente la famosa torta amara della Vallera, un prodotto da forno tipico della piccola frazione di Vallera, realizzato senza lievito e con gherigli di pesca o mandorle amare, che le conferiscono un gusto leggermente amaro, ma molto piacevole.

Sei già stato a Caraglio? Racconta le tue emozioni ed esperienze sui canali social di Gite Fuori Porta in Piemonte! Ogni tuo post è prezioso per far conoscere sempre di più le bellezze della nostra regione.

?  Torta Amara – Unione Montana della Valle Grana – Aglio – prof.lumacorno da wikipedia – Bagna Cauda dal gruppo Gite Fuori Porta in Piemonte

?  in copertina veduta di Caraglio dal sito del Comune di Caraglio

Caratteristiche

  • Interesse storico, artistico e culturale
Piazza Giovanni Giolitti, 5, 12023 Caraglio CN