Barbaresco: un piccolo borgo tra storia, cultura e vino nelle Langhe

Barbaresco è un minuscolo borgo medievale che si erge su una delle colline più affascinanti delle Langhe, una zona riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Conosciuto in tutto il mondo per il prestigioso vino che porta il suo nome, questo piccolo gioiello offre molto di più: un viaggio tra paesaggi mozzafiato, storia millenaria e tradizioni enogastronomiche di eccellenza.

Storia di Barbaresco: dalle origini antiche al cuore delle Langhe

Il territorio di Barbaresco ha radici profonde che affondano nell’epoca preistorica, quando le colline fertili della zona erano coperte da fitte foreste e abitate dai Liguri Stazielli, una popolazione che venerava la forza della natura attraverso la divinità celtica “Martiningen”. Il nome Barbaresco deriva da “Barbarica Silva”, un riferimento alle foreste selvagge che un tempo dominavano il paesaggio. Con l’arrivo dei Romani, la foresta sacra venne dedicata al dio Marte, e l’area iniziò a trasformarsi: le querce millenarie lasciarono il posto a insediamenti e strade, segnando l’inizio della vocazione agricola del territorio.

Nel periodo romano venne fondata la “Villa Martis”, considerata il primo insediamento organizzato della zona. Questo borgo primitivo, con una fornace di laterizi al suo interno, divenne un punto di riferimento per la produzione di materiali destinati alla vicina Alba Pompeia, l’attuale Alba. I segni di questo passato emergono ancora oggi, come testimoniano i ritrovamenti archeologici di tegoloni romani durante gli scavi per i vigneti.

rCon la caduta dell’Impero romano, la zona subì invasioni e saccheggi: prima i Longobardi, poi i Franchi e, tra il IX e il X secolo, le incursioni dei Saraceni. Durante il Medioevo, Barbaresco si sviluppò come borgo fortificato, un “ricetto piemontese” che offriva rifugio e protezione agli abitanti in caso di attacchi. In questo periodo venne costruita la torre viscontea, simbolo di potere e controllo territoriale.

La posizione strategica di Barbaresco lo rese oggetto di contesa tra le città rivali di Alba e Asti, ma alla fine il borgo passò sotto l’influenza sabauda. Nel XVIII secolo, durante l’occupazione francese, Barbaresco acquisì maggiore autonomia e nel 1798 venne proclamata la Municipalità. Tuttavia, la vera rivoluzione economica del borgo arrivò nel XIX secolo, quando si consolidò la coltivazione della vite, in particolare dell’uva Nebbiolo, che portò alla nascita del celebre vino Barbaresco.

Oggi, il borgo conserva il fascino del passato, con il suo intreccio di storia, tradizione e cultura vinicola, che ha reso Barbaresco un luogo unico nel cuore delle Langhe.

BARBARESCO (Cuneo)
[…] L’economia del Borgo è basata principalmente sull’agricoltura in particolare la coltura della vite e la produzione del pregiatissimo vino che porta il nome del Borgo: “Barbaresco”; e poco importa l’origine etimologica di questo nome perché l’importante è la sua qualità e la sua affermazione nell’universo mondo vinicolo.
Il Borgo riposa tranquillamente sulla sommità del colle, avvolto da quell’aurea profumata di Langa che lo rende straordinario in tutte le sue sfumature: dalla bellezza delle abitazioni che si affacciano sulle vie addobbate di silenzio, allo spettacolare panorama che spazia tutt’attorno su Langhe e Roero; dall’incantato gusto del Vino al seducente sapore delle specialità culinarie del territorio, e tutto questo sotto il vigile e amorevole sguardo della Torre che, dai suoi 30 metri di altezza, si erge a guardia della vita che le scorre sotto.
Nel percorso che avvolge tutt’attorno la Torre è stata allestita un’interessante mostra fotografica: i “Volti di Barbaresco”: foto in bianco e nero in cui sono ritratti i protagonisti di questo esaltante “Nettare”.
All’interno della chiesa della ex Confraternita di San Donato trova sede l’Enoteca Regionale Del Barbaresco, in un ambiente esaltato anche dal pittorico storico che avvolge e accarezza il visitatore intento a fare la scelta del proprio desiderio vinicolo.
Barbaresco, una perla preziosa nella conchiglia perfetta delle Langhe, un Borgo che sa accogliere e amare i visitatori sotto ogni punto di vista, un Borgo da annotare assolutamente nell’agenda di futuri viaggi.

? Ruggero M. (dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)

Cosa vedere a Barbaresco

Nonostante le dimensioni ridotte, Barbaresco offre numerosi punti di interesse che rendono una visita indimenticabile.

La torre viscontea

Simbolo del borgo, la torre viscontea si erge maestosa a dominare l’intero territorio circostante. Costruita nel XIII secolo, la torre ha una struttura imponente in laterizio e si sviluppa su una base in pietra arenaria. Alta 30 metri, offre un panorama mozzafiato sulla valle del fiume Tanaro e sui vigneti circostanti. Al suo interno è stato allestito un museo multimediale sul vino Barbaresco, inaugurato nel 2015, che include la suggestiva “Sala dei Cinque Sensi”, dove si svolgono eventi e degustazioni.

La chiesa di San Donato

Un altro luogo imperdibile è la chiesa sconsacrata di San Donato, un tempo antica parrocchia del borgo. Edificata nel Duecento, venne trasformata nel XIX secolo e oggi ospita l’Enoteca Regionale del Barbaresco. Qui i visitatori possono scoprire la straordinaria varietà di vini della zona: oltre 160 etichette rappresentano il meglio della produzione locale, provenienti da oltre 110 cantine.

A maggio, l’Enoteca Regionale del Barbaresco promuove “Barbaresco a Tavola” , un evento dedicato alla degustazione “alla cieca” delle nuove annate del prestigioso vino, abbinato ai piatti tipici della tradizione piemontese nei ristoranti del territorio.

La meridiana di Barbaresco

Sulla facciata di una casa del borgo si trova una curiosa attrazione: la meridiana di Barbaresco. Realizzata nel 1999 dallo gnomista Lucio Maria Morra, celebra il ciclo della vite attraverso 12 illustrazioni medievali tratte dal “Ruralia Commoda” di Pietro de’ Crescenzi. La meridiana rappresenta il legame profondo tra il borgo e la coltivazione del Nebbiolo, simbolo del territorio.

La chiesa di San Giovanni Battista

Proseguendo lungo via Torino, la strada principale del borgo, si arriva alla chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel Cinquecento e ristrutturata in stile barocco nel Settecento. L’interno, decorato con altari in marmi policromi e un coro in legno intarsiato, è un piccolo capolavoro che testimonia la devozione degli abitanti di Barbaresco nel corso dei secoli.

Il castello di Barbaresco

Il castello di Barbaresco, noto anche come palazzo Galleani, è un edificio settecentesco che domina il centro del borgo. Sebbene non sia aperto al pubblico, il castello è un’importante testimonianza del potere e della ricchezza della famiglia Galleani, che ne fece la propria residenza di prestigio.

Paesino piccolo ma molto accogliente,vale sicuramente una gita,da nn perdere assolutamente la salita sulla torre e poi che dire……ottimo vino!!😁— a Barbaresco.

? Clara L. (dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)

Il Barbaresco: eccellenza vinicola delle Langhe

Il vino Barbaresco è l’orgoglio e il simbolo di questo borgo e del territorio circostante. Prodotto esclusivamente con uve Nebbiolo coltivate nei comuni di Barbaresco, Neive, Treiso e in una piccola parte del territorio di Alba, il Barbaresco è un vino rosso di straordinaria eleganza, complessità e longevità. La denominazione di origine controllata e garantita (DOCG), ottenuta nel 1980, ne tutela la qualità e l’unicità, rendendolo uno dei vini più pregiati d’Italia e del mondo.

Il processo di produzione è rigoroso e disciplinato. Il vino deve affinare per almeno due anni, di cui almeno uno in botte, e per tre anni per la versione Riserva. Il risultato è un vino dal colore rosso granato, con un bouquet complesso che spazia dai profumi di frutti rossi maturi, come ciliegia e lampone, a note floreali di violetta e rosa, arricchite da sentori speziati di cannella, liquirizia e cuoio con l’invecchiamento. Al palato il Barbaresco si distingue per la sua struttura armoniosa, il tannino vellutato e una piacevole persistenza aromatica.

Perfetto in abbinamento con piatti tradizionali piemontesi, come i tajarin al tartufo, il brasato o la selvaggina, il Barbaresco è anche un vino da meditazione, capace di raccontare, sorso dopo sorso, la storia e la passione del territorio delle Langhe. Un’esperienza da vivere direttamente nelle cantine del borgo, dove ogni bottiglia racchiude un pezzo di questa terra straordinaria.

Barbaresco (CN). Panorami dei sui vigneti e salita sulla torre per una splendida vista a 360°.

? Daniele Di Novi (dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)

Cosa fare a Barbaresco

Oltre alla visita delle sue attrazioni storiche e culturali, Barbaresco offre esperienze indimenticabili per chi ama la natura e il buon vino.

Degustazioni e visite alle cantine

Barbaresco è il cuore pulsante di una delle zone vinicole più rinomate d’Italia. Il vino Barbaresco, prodotto con uve Nebbiolo, è un simbolo di eleganza e tradizione. Molte cantine del borgo e delle zone circostanti offrono tour guidati e degustazioni, permettendo di scoprire i segreti della produzione di questo nettare.

Passeggiate tra i vigneti

Gli amanti della natura possono esplorare i sentieri che si snodano tra i vigneti e le colline delle Langhe. Le passeggiate offrono scorci spettacolari sul paesaggio circostante, con i filari di Nebbiolo che sembrano disegnare geometrie perfette.

Eventi e tradizioni locali

Durante l’anno, Barbaresco ospita numerosi eventi legati alla tradizione enologica e gastronomica. Tra questi, spiccano le fiere del vino e le sagre dedicate ai prodotti tipici delle Langhe, come tartufi, nocciole e formaggi.

Un viaggio nelle Langhe: perché visitare Barbaresco

Barbaresco è molto più di un borgo medievale. È un luogo che racchiude secoli di storia, un amore profondo per la terra e una passione ineguagliabile per il vino. Visitarlo significa immergersi in un’atmosfera unica, fatta di panorami mozzafiato, sapori autentici e racconti che si tramandano da generazioni.


Se stai programmando una vacanza nelle Langhe, Barbaresco è una tappa imperdibile. Che tu sia un amante del vino, un appassionato di storia o semplicemente un viaggiatore in cerca di tranquillità, questo piccolo borgo saprà conquistarti e regalarti un’esperienza indimenticabile… e non dimenticarti di condividere la tua esperienza sul gruppo Facebook di Gite Fuori Porta in Piemonte con chi, come te, ama scoprire le meraviglie del nostro Paese!

? Immagine di copertina Mariella G. (dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)

Caratteristiche

  • Collina
  • Interesse paesaggistico e naturalistico
  • Interesse storico, artistico e culturale
  • Itinerari a piedi
  • Itinerari enogastronomici
  • Itinerari in bici
12050 Barbaresco CN