Cari amici di Gite fuori porta in Piemonte, vi proponiamo un viaggio nel cuore della tradizione culinaria piemontese.
Avete mai sentito parlare dei capunet (Caponèt)?
Sono quegli deliziosi involtini di verza farciti di carne, una ricetta semplice ma che fa parte del repertorio storico del Piemonte.

Originariamente, i capunet erano l’espressione della cucina povera, ideati per utilizzare gli avanzi e dare loro una nuova, gustosa vita. Un tempo, le nonne piemontesi recuperavano ciò che era rimasto nel frigo per creare un succulento ripieno con cui farcire le foglie di cavolo verza. Il risultato?

Degli involtini dal sapore autentico, dove la verza, con le sue foglie generose e la sua consistenza perfetta, diventa l’alleata ideale per un ripieno ricco. Nella ricetta dei capunet che vi presentiamo oggi, ci avvaliamo di una farcitura a base di macinato misto di manzo e maiale arricchito dal sapore del prosciutto crudo. E, piccolo bonus per chi è intollerante: questa prelibatezza è completamente priva di glutine!

Ogni territorio piemontese ha poi la sua variante: dal ripieno con riso a Vercelli, agli involtini chiamati quagliette a Novara, fino al macinato di manzo tipico del Biellese. Ma la vera magia di questa ricetta risiede nella sua versatilità: potete dare libero sfogo alla creatività, sperimentando con affettati, salame o, perché no, una versione vegetariana con verdure e formaggio.

Prima di concludere, un piccolo consiglio sulla conservazione: i capunet sono migliori gustati caldi e appena fatti, per assaporare tutta la loro bontà. Tuttavia, se avete degli avanzi, potete conservarli in frigo per un paio di giorni.

Amanti della cucina tradizionale, è il momento di indossare il grembiule e immergervi nell’arte culinaria piemontese!