I Cri Cri sono delle piccole golosità tipiche torinesi.

A prima vista, assomigliano a delle caramelle, perché ricoperti dalla classica carta stagnola colorata con i bordi in carta sfrangiata e arrotolata, ma in realtà si tratta di prelibati cioccolatini all’extra-fondente, al cui interno si nasconde un cuore di nocciola tostata piemontese, ricoperta da uno strato di goloso cioccolato e da piccole palline di zucchero bianche o colorate, dette mompariglia.

Queste piccole perline donano al cioccolatino un aspetto divertente e regalano quel pizzico di croccantezza in più da renderlo indimenticabile.

I Cri Cri sono annoverati tra i Prodotti agroalimentari tradizionali piemontesi, insieme a più di 360 eccellenze regionali, tra cui i tajarin, i torcetti, le violette candite, i plin e le paste di meliga.

La loro ricetta, è stata inventata nel 1886 dal pasticcere Giuseppe Morè, originario di Torre Pellice, ed è rimasta inalterata nel tempo fino ad oggi. Una vera prelibatezza per grandi e piccini!

Una leggenda molto romantica 

I Cri Cri hanno una lunga storia di dolcezza, ma la leggenda romantica legata al loro nome lo è ancora di più. Una vera favola moderna, con protagonisti due giovani innamorati.

Torino, verso la fine dell’Ottocento, stava vivendo un periodo particolarmente florido dal punto di vista economico, grazie allo sviluppo industriale e all’influenza artistica e culturale della Belle Epoque.

In una città così elegante e raffinata, viveva Cristina, una dolcissima ragazza, che si occupava di confezionare splendidi abiti per le signore dell’alta società torinese. La giovane era profondamente innamorata del suo fidanzato, Paolo, uno studente universitario torinese, che amava chiamarla con il diminutivo di “Cri”.

Ogni volta che i due ragazzi avevano un appuntamento, il fidanzato si fermava in una pasticceria del centro cittadino per acquistare un sacchetto di deliziosi cioccolatini ricoperti di palline di zucchero, che la dolce Cristina adorava. Nonostante fossero buonissimi, questi cioccolatini non avevano ancora un nome. La commessa della pasticceria, dove lo studente abitualmente acquistava i cioccolatini, conosceva molto bene i fidanzati e sapeva come lui chiamava la sua amata, per cui si era inventata un piccolo rituale e ogni volta gli chiedeva “Cri?” e lui rispondeva con un semplice sorriso “Cri!”.

Il proprietario del negozio, che normalmente assisteva alla scena ogni volta che il ragazzo entrava in negozio, per onorare l’amore semplice e puro dei due giovani, decise così di battezzare i suoi cioccolatini con l’appellativo di “Cri-Cri”.

Da allora, i Cri Cri fanno parte della tradizione torinese e sono diventati un emblema della prestigiosa pasticceria del capoluogo. Per qualche tempo, sono diventati un prodotto marginale, ma oggi, sono stati riscoperti dai tanti artigiani del cioccolato e sono tornati ancora a far sorridere i torinesi, più buoni e dolci che mai.

Una ricetta facile per preparare i Cri Cri 

I Cri Cri sono facili da trovare in tutte le pasticcerie e mercati torinesi e della cintura metropolitana, ma se si vuole provare a realizzarli a casa, la ricetta è piuttosto semplice e non richiede cottura.

Per prima cosa, bisogna sciogliere una tavoletta di cioccolato fondente a bagnomaria, facendo attenzione a non bruciarlo. Una volta completamente sciolto, il cioccolato va versato in una ciotola, in cui va aggiunta la farina di nocciole fino ad ottenere un impasto asciutto, uniforme e lavorabile con le mani. Roteando nel palmo delle mani una piccola porzione di composto, si formano numerose palline, al cui interno va inserita una nocciola tostata intera. Le palline vanno poi ricoperte con piccole praline di zucchero e successivamente riposte in frigorifero per circa un paio d’ore, prima di essere incartate e offerte agli ospiti. Per l’incarto si può usare della stagnola o della carta velina colorata e i cioccolatini si dovranno conservare in un luogo fresco e asciutto per evitare che si sciolgano.

I Cri Cri possono essere un perfetto regalo per ogni occasione o una piacevole sorpresa da offrire ai propri ospiti, che sicuramente li gradiranno per la loro dolcezza e bontà.